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Al confine est di Scala, lasciando alle spalle le ultime case della contrada di Santa Caterina, si raggiungono i castagneti. E' un'area ricca di vegetazione con alberi di frutti selvatici come le pere renelle, dolci e dall'aroma intenso. Costeggiando il fiume Dragone, limite naturale tra Scala e Ravello, si scopre uno degli aspetti meno noti del paesaggio costiero, fuori dai circuiti del turismo di massa.
L'arrivo in Costiera dei monasteri greco ortodossi e poi dei Benedettini consolidò lo stato amalfitano. L’aumento della popolazione creò un forte interesse per i terreni incolti. Con la faticosa opera di terrazzamento dei pendii si moltiplicarono vigneti, oliveti, agrumeti ed orti. I tanti boschi misti si trasformarono in castagneti ed ancora oggi pergole, limonaie e steccati sono realizzati con questo legno pregiato.
Questi sono i sentieri dove David Herbert Lawrence, durante il suo soggiorno in Costiera Amalfitana, amava passeggiare e dove immaginò si svolgessero gli incontri di Lady Chatterley con il suo amante.
Buccia sottile, polpa bianca e schiacciata da un lato, il marrone è una varietà di castagna tipica solo di questa zona. Il raccolto ad ottobre è una tradizione molto sentita che coinvolge tutti e culmina nella Festa della Castagna, uno degli eventi popolari più attesi della Costiera Amalfitana.
Terrazzamenti con argini di legno intrecciato: il contenimento del terreno è ancora oggi realizzato con tecniche antiche. Una testimonianza di armonia con la natura di stringente attualità.